Chi era che diceva che avere successo è come portare una bicicletta, per riuscirci non devi mai smettere di muoverti?
Non lo so, sono troppo stanca per andarlo a cercare e ci sono buone possibilità che questa cosa me la sia inventata io adesso. Ma la verità è che mi sembra un’affermazione ricca di buonsenso. E poi è quello che qui a doppioverso ci ripetiamo da un po’, visto che siamo alle prese con un’ondata di pulizie di primavera (mentali, digitali, lavorative) che stanno spingendoci avanti, in alto, in fondo, insomma un po’ in tutte le direzioni.
Una delle cose su cui ci stiamo muovendo, lente ma inesorabili – e ne vedrete i risultati molto presto, almeno speriamo – è il temuto/desiderato restyling, a cui pensiamo da un po’. Quando si decide di rivedere la propria immagine (il personal branding, per dirlo in termini SEO-friendly) ci si ritrova sempre sommersi da cose da cambiare, colori da scegliere, sezioni del sito da cassare, contenuti da inventare. È un po’ come arredare una nuova casa: entusiasmante ma faticoso, perché con tutto quel lavoro sembra di non avere mai tempo per godersi la primavera appena arrivata e raccogliere margheritine al parco del Valentino azzannando tramezzini. È per questo che abbiamo deciso che la parola d’ordine di questo nuovo corso di doppioverso sarà ottimizzare: ottimizzare tempo, impegno e fatica, secondo la domanda (severa ma giusta) “in virtù dei risultati ottenuti finora, della nostra situazione attuale e delle nostre aspirazioni future, è proprio necessario fare anche questa cosa?”.
Il massimo risultato col minimo sforzo
Sì, lo so, abbiamo già parlato della compulsione a dire sempre di sì del freelance medio, e magari ci torneremo anche più avanti perché è un fenomeno psicologico e sociale che non smette mai di stupirci (ancora di più visto che ci coinvolge in prima persona), ma a un certo punto, quando il lavoro si fa multiforme, diversificato e sempre urgente, diventa necessario sfidare la propria natura e mettere in atto strategie che ci rendano più efficienti. È in questa direzione che si muove questo post. Come (forse) sapete, sono io che mi occupo dell’aspetto visivo della creatura doppioverso: quando c’è da fare un’immaginetta per il post, creare una grafica per Facebook, modificare una fotografia, in genere il compito spetta a me.
E di solito il mio alleato per questo tipo di lavori è il fidatissimo, mai abbastanza osannato Canva, che col minimo sforzo permette a chiunque di proiettare un’immagine ben costruita, coerente, professionale. Ci sono una marea di utilizzi meno canonici di questo strumento che ho scoperto in questo anno di esplorazione entusiasta, e che vorrei segnalare (in minima parte, almeno) anche a voi: perché renderci la vita facile l’un l’altro è l’essenza degli anni 2010, l’epoca dello sharing. Giusto?
1. Create immagini pinnabili per i post
Ok, questo non si può certo considerare un suggerimento rivoluzionario, visto che l’80% dei contenuti creati su Canva serve proprio a questo scopo, ma la verità è che è una cosa fondamentale. Ogni post, di qualunque blog, aziendale o personale, richiede a mio parere un’immagine incisiva, rigorosa e magari commentata da una didascalia. E questo non tanto per una questione di armonia visiva (anche se un po’ magari conta anche quella): quanto per la possibilità di diffusione che questo fornisce al post. Se un post sulle possibilità offerte da Canva in termini di visual branding è accompagnato, diciamo, da una bella fotografia completa di didascalia “Come usare Canva: il visual branding reso facile”, quel post sarà pinnabile. E tutto ciò che, di questi tempi, finisce su Pinterest, ha le potenzialità per arrivare nell’iperspazio.
2. Rinnovate spesso la foto di copertina di Facebook o l’header di Twitter
Con Canva è facilissmo, visto che tra i layout preimpostati ce ne sono moltissimi studiati apposta, che hanno proprio le dimensioni giuste e possono essere personalizzati con decine di grafiche e fotografie gratuite. Non solo questo vi permetterà di non annoiare chi vi segue, ma una nuova immagine di copertina vale su Facebook anche come nuovo post: una cosa in meno da spuntare dalla to-do list di quella settimana.
3. Create un Curriculum creativo
Diciamocelo una volta per tutte, ripetiamocelo come un mantra, scriviamocelo sullo specchio del bagno: noi professionisti della parola siamo creativi. E siamo freelance. Il che vuol dire che quando ci proponiamo a un possibile committente dobbiamo spiccare tra la massa di concorrenti grazie a creatività e professionalità. Lasciate stare l’ormai superato (e impossibile da compilare) CV europeo e affidatevi a mamma Canva, che vi aprirà un mondo di template colorati, innovativi e completamente personalizzabili con cui far colpo sul vostro prossimo cliente.
4. Fatevi il vostro biglietto da visita
Lo sappiamo tutti come funziona la faccenda del biglietto da visita: nessuno ha voglia di farlo, nessuno ha voglia di pensarci, ma va fatto e ci si deve pensare. La maggior parte dei freelance, messo alle strette, sceglie una di queste soluzioni: lo fa realizzare da un grafico e poi stampare in modo professionale, spendendo un capitale, o va al risparmio, mette nome e cognome in Times New Roman su un fogliaccio di Word e manda tutto a stampare presso un service online. Perché, dico io, non usare una combinazione delle due cose? Canva (che sì, certo, ha un layout apposito anche per questo) permette di creare il vostro biglietto ideale, fronte-retro, in PDF (che è il formato richiesto dalla maggior parte dei service di stampa online), con tanto di grafichette, colori, icone, simboli, foto. Una volta che sarete soddisfatti del risultato la realizzazione vera e propria sarà a portata di click, grazie a siti come moo.com. La stampa sarà perfetta, l’immagine professionale, il prezzo ragionevole. Che altro desiderare?
5. Elaborate slide uniche per le vostre presentazioni
Ebbene sì, con Canva potete fare anche questo. Potrete scegliere tra diversi layout, gratuiti o meno, ciascuno dei quali presenta già 4-5 slide coerenti tra loro ma diverse nei contenuti: personalizzandole e modificandole, potrete avere slide di apertura, slide che contengano citazioni, slide divise in più sezioni, che accolgano fotografie o grafici… molto più semplice (e a dirla tutta anche meno standardizzato) di Power Point.
6. Immaginate la copertina per il vostro e-book
Che si tratti di un libro a tutti gli effetti o di un PDF di poche pagine in cui sono raccolti consigli e suggerimenti, l’e-book è ormai diventato uno strumento utilissimo per molti liberi professionisti. Sono numerosi i freelance che decidono di utilizzare questo strumento per arrotondare un po’ o come semplice mezzo di autopromozione, magari regalando il libricino in questione agli utenti che si iscrivano a una newsletter o decidano di seguire i feed di un blog. In ogni caso, che ci piaccia o meno, un libro si giudica anche dalla copertina (o, come minimo, una copertina dovrà pur averla): e creare una copertina accattivante e uniformata all’immagine del brand con Canva è facile come bere un bicchier d’acqua.
7. Raccogliete citazioni memorabili per usarle su Pinterest, Twitter, Facebook…
Anche qui, come per il punto 1, non siamo davanti a un consiglio rivoluzionario: ma siamo senza dubbio davanti a un consiglio salvatempo, perché se decidete di creare una raccolta di frasi utili o famose per uno dei vostri social, potrete lavorare (quasi) una volta sola. Scegliete il layout adatto al social su cui volete pubblicare, create la cornice opportuna, inserite la frase… e poi continuate a cambiare la frase, lasciando immutato il resto. Questo vi permetterà di realizzare in poco tempo una buona scorta di materiale, che una volta programmato vi lascerà liberi di fare altro, e che avrà l’innegabile vantaggio di apparire indubitabilmente coerente. Très chic!
8. Siate ovunque, con poca spesa
A proposito di coerenza: abbiamo detto e ripetuto che è l’aspetto principale, quando si tratta di rinnovarsi dal punto di vista visivo. Ebbene, se vi sentite generosi e avete voglia di investire qualche euro (non moltissimi, non temete) perché non prendere in considerazione l’idea di pagare per la versione PRO di Canva? Oltre a una serie di strumenti interessanti, vi offrirà anche la possibilità di elaborare un contenuto in un qualsiasi layout (diciamo: formato cartolina) e di replicarlo in tutti i formati che potrebbero servirvi (post di Twitter, volantino, segnalibro…) con un solo clic.
Se non è magia questa, non so cosa lo sia.
E adesso andate al Valentino, toglietevi le scarpe, raccogliete qualche margherita e godetevi pure quei tramezzini.